Ragazzi questo è un capitolo particolare, che chiarisce leggermente la situazione, spero vi piaccia e Buona Lettura (:
CAP 4
C’è l’avevano fatta. Stefan Andrea e Giorgia erano entrati nella scuola più famosa d’Italia ed era passata appena una settimana dalla fatidica puntata e già si sentiva nell’aria quella senzazione di stress e stanchezza. Stefan sapeva che era una scuola e si doveva impegnare al massimo, non credeva però che fosse cosi dura. Tantissimi pezzi da imparare a memoria, 5 diverse interpretazioni…e una commissione che ti mette giorno dopo giorno alla prova. Per non parlare della classifica di gradimento.
Ogni giorno, dopo le lezioni, tornavano in hotel dove alloggiavano. Ed è proprio quello il luogo dove si consumavano scene a dir poco esilaranti. Ragazzi sfiniti stravaccati nelle poltrone e sul divano della hall del residence. Alcuni si lasciano andare in effusioni varie, altri dormono palesemente, altri invece, allungati con le gambe sul tavolinetto di legno scuro si cimentano in interminabili discussioni. La discussione che fin ora aveva coinvolto anche il nostro playboy era quella riguardante il caffè. Corto, lungo,nero o macchiato, amaro o dolce, cappuccino o espresso. O ancora doppio o corretto?
Da questo banalissimo esempio potete quindi evincere benissimo la profondità degli argomenti che questi poveri ragazzi affrontavano dopo una lunghissima giornata di scuola.
Alcuni di loro però preferivano restare chiusi in camera, magari già in pigiama sotto le coperte a ripassare i testi o a perdersi gli uni negli occhi degli altri.
Sapete di chi sto parlando no?
Sono proprio loro, quei tre ragazzi che avevano legato fin da subito.
Con un compromesso erano riusciti ad ottenere una stanza mista, mista perché in quella stanza teatro di tanti eventi, dormiva anche Giorgia… l’avrebbe saputo Zanfo Zanforlin sarebbero stati guai. Ma i tre non potevano restare separati, erano indispensabili e costituivano il loro punto fisso, la costante che non varia mai che contraddice tutte le altre leggi. Avevano unito i tre letti per formarne uno solo abbastanza grande per assicurare un sonno sereno ad ognuno di loro e soprattutto per lasciare lo spazio che occorreva ad Andrea per ripassare le coreografie. Stefan e Giorgia sdraiati sul letto imparavano i testi a memoria, e inoltre Stefan dava una mano alla principessa di “
stanza” per la pronuncia inglese. Non c’era gelosia tra i tre, dormivano nello stesso letto con Giorgia al centro come se non avessero fatto altro in tutta la loro vita. Come se non avessero fatto altro che proteggerla da tutto da sempre.
Giorgia si sentiva proprio come una principessa quando era in loro compagnia. Non le facevano mancare niente, quando uscivano per esempio le offrivano un gelato una volta ciascuno…o racimolavano un po’ di denaro per farle trovare sul lettone,quando rientravano dalla scuola, un piccolo pensierino. Come quelle scarpe nere luccicanti con un tacco esagerato, e con un prezzo esagerato. Che magari avevano notato quando quella massa bionda era stata scoperta a venerarle come fossero l’oggetto desiderato da una vita. E magari, ancora, avevano deciso di farle un dono gradito quando l’avevano sorpresa a controllare il bancomat irrevocabilmente in rosso.
E niente e nessuno poteva restituirgli quel sorriso smagliante e quelle lacrime sincere e quel rossore improvviso, quel tremore di passione ma non di paura.
Quel respiro spezzato dolcemente che era segno dell’amore che li univa.
Tutte quelle emozioni che solo a loro aveva donato in quel giorno speciale. Quel giorno speciale che avrebbe cambiato le loro vite. Quella vita che hai sempre mal sopportato, quella vita che non ti ha mai dato quello che chiedevi. E sempre, ancora una volta, quella vita che ti costringe a dare colpe agli altri che magari non c’entrano niente, quella vita che ti fa scappare dalle tue stesse bugie, le uniche che ti fanno andare avanti. Quella vita che adesso, insieme, erano riusciti a stravolgere completamente.